NON SEI MAI FELICE. SOFFRI DI CHEROFOBIA?

Com’è possibile avere paura di essere felici? Assurdo!!!

Nessuno lo può capire, nemmeno i tuoi amici più stretti, quelli a cui confidi ogni cosa di te.

Hai smesso di parlarne. Hai tentato di “essere felice come gli altri”. A volte riesci a far finta di esserlo. Altre volte è più difficile. Ti vergogni di dire che quello che provi davvero. E ti senti solo.

Hai cominciato a non aver voglia di uscire. Non hai voglia di vedere nessuno, o quasi. Perché uscire? Se poi devi “far finta di essere felice”?

Leggi qualche mia ‘ipotesi psicologica’ sui motivi della tua paura.

• Affrontare la frustrazione: affrontare il vuoto che può arrivare dopo essere stati felici.Quando le cose cambiano, e la felicità finisce.

• Tenerci a qualcosa a qualcuno: intendo essere vicini a qualcuno, volergli bene, sentire che l’altra persona conta per te. Senti la sua mancanza. Ma non solo, quando ci tieni a quello che fai. Lo sport, la scuola, o una passione che nesce dentro di te. 

• Dare fiducia: tutte le volte che ti lasci andare, che non sei solo, vuol dire che accetti in qualche modo di fidarti di qualcosa o di qualcuno. Riponi le tue aspettative, e speri che siano ricambiate. Fai affidamento sull’altra persona o su un progetto che coinvolge anche gli altri.
• Rinunciare a controllare: le cose che ti succedono, e accettare che l’imprevisto è normale quando si vive qualcosa di nuovo. Non parlo solo di fatti nuovi, ma anche di emozioni nuove. Allora forse meglio stare distanti e non farti coinvolgere troppo?
• Affrontare le differenze: ciò che rende felice te, non funziona per gli altri. Nasce il disaccordo, ad esempio tra te e i tuoi genitori. A volte anche con i tuoi amici. Ed è necessario prendere delle decisioni che fanno paura.

Mi spiace, ma essere felici non è facile. Soprattutto se te lo poni come obiettivo generale: essere sempre felice, o quasi sempre felice…è impossibile.

Se ti poni questo obiettivo, la delusione  è assicurata. La tua frustrazione comincerà ad aumentare e con lei la paura di affrontare le situazioni. Paura di non farcela, di non essere all’altezza..

E se non puoi essere campione di felicità? Forse hai scelto di essere uncampione di infelicità.

In effetti, se ci pensi, è molto più facile essere infelici, che essere felici.

E’ più facile far andar male le cose che farle andar bene.

Ad esempio se non studi è sicuro che la scuola andrà male. Mentre se ti impegni non è detto che otterrai buoni risultati.

Se sei scortese e ti isoli è possibile che non avrai molti amici, se sei socievole e cerchi di essere simpatico alle persone, non è detto che avrai successo.

Tutto sommato infelicità è unascommessa più sicura della felicità.

La felicità è di sicuro incostante ed imprevedibile. Può arrivare all’improvviso qualcosa che “la rovina”. Non siamo noi a decidere. Per questo “essere felici” è rischioso. E occorre accettare il rischio che qualcosa di imprevedibile possa arrivare. Il cambiamento in peggio è normale, è fisiologico alle cose belle. Che non durano per sempre.

Per essere felici occorre avere il coraggio di affrontare a volte la tristezza e superarla quando si può.

Paura e tristezza sono necessarie ad essere felici.

È molto probabile che tu ti senta preoccupato quando sta accadendo qualcosa di potenzialmente bello; ad esempio, ti senti agitato prima di una festa con gli amici, o in occasione di un’uscita con qualcuno che vuoi conquistare.

“E sento il respiro che manca, e sento l’ansia che avanza, e fatemi uscire da questa benedetta stanza!”

La tua preoccupazione potrebbe raggiungere livelli così elevati da convincerti ad evitare la situazione piacevole, scegliendo quindi di rimanere a casa, magari da solo.

Sei triste, ma in fondo più al sicuro rispetto all’affrontare l’uscita in programma.

La Cherofobia è il tuo rifugio sicuro.

La paura, ti blocca, ti isola e ti protegge dai rischi della felicità.

E’ la tua corazza protettiva, che mette la distanza di sicurezza tra te e il mondo.

Però c’è un prezzo da pagare: non essere felici.

Una giovane cantautrice (Martina Attili) ha recente interpretato la canzone “Cherofobia”. Credo sia riuscita a raccontare in modo semplice qualcosa che semplice non è. Se vuoi trovi la canzone a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=AaSO-MwsIq0.

Qua e là in questo articolo ho citato la sua canzone.

Parlare di quello che ti succede, ti può aiutare. Se non sei un compositore, non ti preoccupare ci sono altri modi per dire le cose. E se le parole non vengono, mi raccomando fatti aiutare da qualcuno che possa aiutarti a trovare un modo per non farti imprigionare dalla paura.

Nel nostro mondo “essere felici” pare essere davvero importante.

E’ la cosa più logica e naturale. Tutti ti dicono che essere felici è l’obiettivo verso cui puntare.

Cosa desiderano i genitori di oggi per i loro figli? La felicità.

Cosa desiderano i giovani per il loro futuro? Essere felici e avere successo.

Spesso l’idea di felicità si aggancia al  successo.

“Ma come tu così carina, con la faccia da bambina, con la voce da piccina”e sei triste?

Non ti senti capito. Forse, nemmeno tu capisci te stesso.

Quando eri bambino tutto era più semplice, e invece adesso senti un peso che prima non esisteva.

Non sei più quel bambino che i grandi ancora vedono; le tue emozioni sono sempre più complesse da capire e comunicare.

“Come lo spiego quando nessuno ti capisce. Vorrei gridare <grazie a tutti, ora potete andare>”

Hai perso la speranza. Niente fino ad ora ha funzionato. Quindi hai rinunciato a tutto, a tutti, alla tua vita.

Ma se comunque trovi la forza di riprovarci a riprendere in mano la tua vita.

Se vuoi fare un tentativo per trovare una via di uscita. Uno psicologo può darti una mano.

Ricorda che se sei minorenne è necessario parlarne prima con i tuoi genitori.