CRISI DI COPPIA: COME AFFRONTARLA? CONFLITTI, SILENZI, FIGLI

Riconoscere i segnali di allarme, che possono essere:

• mancanza di dialogo 
• sensazione dilontananza e solitudine
• tendenza adevitare l’altro  
• conflitti:frequenti o totalmente assenti  
• critiche e svalutazioni reciproche  
• sessualità assente o insoddisfacente 
• disaccordo sull’educazione dei figli 
• tempo libero mai condiviso 

E’ anche utile pensare da quanto tempo perdura la situazione di malessere tra voi e se nel tempo è cambiato qualche cosa o no. Nella mia esperienza non è utile credere che le cose si risolvano da sé, fare finta di nulla. Ma anzi il silenzio spesso viene preso dall’altro partner come disinteresse, e può peggiorare la situazione. Per contro, incorrere in continui litigi non aiuta, e può portare una conflittualità eccessivamente distruttiva.

E’ fondamentale trovare buoni spazzi per affrontare la situazione. Non si tratta solo di spazi fisici (dove siete: a casa, luogo pubblico, spazi aperti, ecc.), ma anche di spazi mentali. Ad esempio, essere stanchi, esasperati o mossi da intenti rivendicativi, di solito non aiuta a parlare in modo costruttivo delle cose. Ci sono momenti in cui lo “spazio” per parlare è scomodo già in partenza. In questi casi magari è utile non affrontare il dialogo, perché si potrebbe partire con il piede sbagliato.

Nemici certi della possibilità di parlarsi e capirsi, sono:

• La recriminazione soprattutto di eventi passati di cui si è già parlato spesso. Es. “Fai sempre così, come quella volta che ecc. ecc”.
• Usare atteggiamenti o frasi provocatori, ambigui o contraddittori. Es. dopo aver insistito per parlare, dire al partner “adesso non ho voglia di parlare di questa cosa”.
• Accusare e criticare in modo netto e senza via di uscita, “sei sempre stato/a menefreghista e non cambierai mai”.
• Sminuire e offendere il partner in modo diretto o indiretto. Es. “Ti ho chiesto una semplice cosa, si vede che proprio non ci arrivi.”
• Partire già con atteggiamento rabbioso e aggressivo: la rabbia spesso non permette di ascoltare davvero.

Alleati del poter parlare “decentemente” anche se siete in crisi:

• Ascoltare, cercando di dimenticarvi per un momento le cose che pensate di sapere già.
• Diversità, grande classico delle crisi di coppia. Probabilmente non sarà possibile giungere ad un pensiero totalmente condiviso. Pensate a quali compromessi siete disposti a fare.
• Chiarezza, non vuol dire sapere già esattamente quello che si pensa o si vuole. Ma ad esempio ammettere di essere confusi, di avere bisogno di più tempo. Che siete così arrabbiati da non riuscire al momento a prendere una decisione.
• Non pretendete di risolvere tutto subito. Ci sono incontri che non risolvono nulla dei vostri problemi, ma che sono più importanti del giorno in cui (speriamo) potrete risolvere la vostra situazione. Una trattativa non si fa in un giorno soltanto, ma è frutto di incontri preliminari, che aiutano gradualmente ad avere un quadro condiviso e più chiaro della situazione.
• Avere un quadro condiviso non vuol dire pensarla allo stesso modo, ma vuol dire comprendere il punto di vista dell’altra persona, anche se diverso dal proprio.
• Attesa, magari non siete pronti ad affrontare il discorso. Vale la pena aspettare un momento, e magari rifletterci un po’ di più.
• Chiedere un consiglio. Talvolta aiuta a vedere le cose da una prospettiva nuova, un po’ più distante dalla situazione difficile che state vivendo. Cercate però un buon consigliere e diffida te di chi con il suo intervento acuisce sentimenti aggressivi e di risentimento.

Non sapete a chi chiedere aiuto? O gli aiuti finora ricevuti on sono bastati? Cercate un bravo professionista (esperto nelle problematiche della coppia), che vi aiuti a riordinare la confusione tra voi e a capire cosa ciascuno di voi vuole in questo momento. Potreste intraprendere un percorso di coppia.

Il consulente psicologo psicoterapeuta di coppia da’ la possibilità alla coppia in crisi di trovare uno spazio neutro e confortevole in cui la coppia può molto semplicemente ricominciare a parlare. Si va alla ricerca dei bisogni della coppia, per comprendere cosa farne e dove metterli.

Vi do solo alcuni spunti rispetto alla funzione che il consulente di coppia potrebbe svolgere. Tale funzione è molto legata alla situazione specifica, è quindi difficile e fuorviante decidere a priori la direzione nella quale andare. Qui di seguito solo qualche esemplificazione per aiutarvi ad immaginare come potrebbe funzionare l’incontro con il professionista:

• aiuta ad individuare quali dinamiche relazionali ed affettive rendono difficile il dialogo;
• offre una riflessione sui ruoli che si giocano in modo esplicito ed implicito nella relazione;
• fornisce supporto per gestire dinamiche dalle quali può essere difficile per voi uscire da soli;
• si possono ripercorrere momenti significativi, difficili da superare, per ripensarci assieme e comprenderli meglio.

Spesso la nascita di un figlio è un evento impegnativo per la coppia da tanti punti di vista. Se siete in crisi, l’arrivo di un figlio potrebbe peggiorare la vostra situazione e non migliorarla. Quindi attenzione! Infatti, con l’arrivo del bebè, occorre trovare nuovi equilibri, fare spazio al nuovo arrivato, cercando di tenere viva nel contempo la coppia coniugale.  
Si passa dall’essere in due (compagni, sposi) all’essere in tre (genitore, genitore, figlio). Sembra banale, ma non lo è davvero. Entra in gioco, oltre la coppia coniugale, anche la coppia genitoriale con ruoli e responsabilità differenti da prima.

Però, cari genitori, non c’è affatto da scoraggiarsi, quanto cercare di essere reattivi  ai cambiamenti da affrontare nel modo giusto.
E si va avanti così, più o meno per una bella fetta della vostra vita. Ogni fase della crescita dei figli ha differenti esigenze educative ed in teoria è necessario continuamente aggiustare e riaggiustare gli equilibri ed i ruoli di ciascuno, che vanno incontro a fisiologici cambiamenti: perché si cresce e si invecchia.

La coppia (coniugale e genitoriale) è una grande risorsa per la famiglia sia essa composta da due, tre, quattro o più persone. Soprattutto nei momenti di crisi è fondamentale cercare nuovi patti possibili al suo interno. Cercare nuove basi sulle quali riposizionare il proprio rapporto.Per farlo è utile cercare di individuare il più onestamente possibile i punti di forza e di debolezza della coppia e non cristallizzare ruoli potenzialmente e reciprocamente tossici (Ad es. la coppia di nemici, la coppia di estranei).
Per essere una coppia non è necessario né essere perfetti, né essere uguali, né andare sempre d’accordo. Ma la volontà di provare a capirvi reciprocamente, soprattutto quando siete in crisi, può aiutarvi a superare il vostro momento nero.